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I saggi che figurano in questo volume vogliono essere un tributo di stima di amici, colleghi e allievi nei confronti di un magistero scientifico e accademico che Gianni Oliva ha portato avanti, per almeno quattro decenni, con lucida coerenza. Prendono perciò le mosse da quelle che sono state - e sono - le aree verso cui ha maggiormente diretto i suoi interessi di ricerca: la Commedia e la critica dantesca, l'Ottocento e il primo Novecento - con le zone intensamente battute dei Rossetti, di Verga, Capuana e la temperie realista, di D'Annunzio, Pascoli e l'ambito decadente - le letterature regionali (abruzzese in primo luogo) percorse con salda fede nel metodo geo-storico, le declinazioni teatrali del testo letterario. Senza mai dimenticare che la letteratura è un oggetto vivo che, sì, va studiato con serietà di metodo storico, filologico, ermeneutico, ma evitando di dissolverne la complessa significazione e i valori estetici nell'eruditismo fine a se stesso, nel filologismo puro o nelle derive di asettiche applicazioni di metodo.